Salute

Se dormi in queste due posizioni migliori la tua salute: parola dei medici

Le posizioni in cui dormiamo hanno un impatto diretto sulla qualità del nostro sonno e, di conseguenza, sul nostro benessere generale.

C’è chi dorme supino, chi si adagia su un fianco e chi preferisce mettersi a pancia in giù: ognuno di noi ha una propria posizione prediletta per addormentarsi. Ma ci siamo mai chiesti se il modo in cui dormiamo influisce realmente sulla qualità del nostro sonno? Per approfondire questo tema, abbiamo intervistato la dottoressa Lara Fratticci, Neurologa presso Humanitas, che ci ha fornito interessanti spunti sul legame tra le posizioni del sonno e la salute del nostro organismo.

“Dormire è fondamentale,” afferma la dottoressa Fratticci. “Il sonno non è solo un momento di riposo, ma un processo vitale che consente al nostro corpo di recuperare energia e rigenerarsi. Durante il sonno, il nostro organismo lavora incessantemente per ripristinare le sostanze nutritive, riparare i tessuti e mantenere in equilibrio le funzioni cognitive ed emotive. Tuttavia, non basta semplicemente dormire: è cruciale farlo bene.” Le posizioni che assumiamo durante la notte possono influenzare significativamente la qualità del nostro sonno.

Posizioni di sonno: quali sono le migliori?

La dottoressa Fratticci indica che le posizioni migliori per dormire sono quella supina e quella sul fianco. Dormire a pancia in su, infatti, favorisce una migliore distensione dei muscoli, riduce i dolori e le tensioni muscolari, e minimizza il rischio di reflusso gastroesofageo. Questa posizione consente anche di mantenere la colonna vertebrale in una posizione neutra, riducendo la probabilità di sviluppare problematiche legate alla postura.

Anche la posizione laterale, in particolare quella fetale, è altamente raccomandata. Ecco alcuni vantaggi di questa posizione:

  1. Allevia la lordosi lombare.
  2. Favorisce una respirazione più profonda.
  3. Aiuta a mantenere aperte le vie aeree, utile per chi soffre di apnee notturne o russamento.

Dormire a pancia in giù, al contrario, è sconsigliato. Questa posizione può causare tensioni a livello cervicale e lombare, poiché il collo deve essere piegato in modo innaturale per consentire la respirazione. Inoltre, aumenta il rischio di reflusso gastroesofageo, poiché la posizione sdraiata può facilitare il ritorno del contenuto gastrico nell’esofago. La dottoressa Fratticci sottolinea che è importante prestare attenzione a questi segnali del corpo: “Se ci svegliamo con dolori o fastidi, potrebbe essere un chiaro indicatore che la nostra posizione di sonno non è ottimale.”

Migliore posizione per dormire (www.happyblog.it)

“L’ideale è cambiare posizione nel corso della notte,” suggerisce la dottoressa. “Questo permette di evitare tensioni e fastidi, rendendo il sonno più ristoratore.” Inoltre, la libertà di movimento nel letto è cruciale: “Essere troppo costretti nei movimenti da lenzuola o coperte può interferire con la nostra capacità di trovare una posizione comoda. È importante avere un ambiente di sonno che ci permetta di muoverci liberamente e di trovare la posizione migliore per noi.”

Oltre alla posizione, anche la scelta del materasso e dei cuscini gioca un ruolo fondamentale nella qualità del sonno. Un materasso di buona qualità deve garantire il giusto supporto alla colonna vertebrale, mantenendo la sua curvatura naturale. I cuscini, d’altro canto, devono essere scelti in base alla posizione in cui si dorme:

  • Chi dorme supino dovrebbe optare per un cuscino sottile.
  • Chi dorme di lato potrebbe preferire un cuscino più alto per mantenere il collo allineato con la colonna vertebrale.
Published by
Roberto Arciola