Con un semplice controllo delle condizioni e una richiesta tempestiva, potresti dire addio all’IMU e non sborsare più un centesimo.
Tutti conosciamo l’IMU, meglio nota anche come Imposta Municipale Unica, perché è una delle tasse più pesanti per i proprietari di immobili in Italia. Introdotta nel 2012, questa imposta colpisce infatti il possesso di case, terreni e fabbricati, rappresentando al contempo però una fonte di finanziamento cruciale per i comuni. Tuttavia, con un po’ di attenzione e consapevolezza delle normative, è possibile ottenere l’esenzione totale e risparmiare centinaia di euro ogni anno.
Prima di spiegare bene come fare però, chiariamo un punto fondamentale: l’IMU non è mai dovuta sull’abitazione principale, ovvero quella in cui il proprietario risiede ufficialmente e vive stabilmente. Questo vale però solo per gli immobili non classificati come “di lusso”. Nello specifico, le categorie catastali escluse dall’esenzione sono A/1 (abitazioni signorili), A/8 (ville) e A/9 (castelli e palazzi storici). Per tutti gli altri immobili di categorie A/2, A/3, A/4, A/5, A/6 e A/7 invece l’esenzione è garantita se l’’immobile soddisfa i requisiti di abitazione principale.
Attenzione però: per ottenere l’esenzione IMU, l’abitazione deve risultare come unica unità immobiliare e deve essere quella in cui il contribuente ha la residenza anagrafica e la dimora abituale. In altre parole, possedere una “prima casa” non basta se non si rispettano queste condizioni. È importante aggiungere inoltre come esenzione si estenda anche alle pertinenze dell’abitazione principale, come garage, cantine o tettoie, purché siano classificate nelle categorie catastali C/2, C/6 e C/7.
Si può beneficiare però di una sola pertinenza per ciascuna categoria, ad esempio un garage (C/6) e una cantina (C/2). Ma non finisce qui. Esistono anche casi specifici che permettono di ottenere l’esenzione IMU; ad esempio gli anziani ricoverati in strutture di lunga degenza possono richiedere l’esonero, purché l’immobile non venga affittato. Situazioni particolari riguardano anche i coniugi con residenze diverse.
Dopo una recente sentenza della Corte Costituzionale, infatti, l’esenzione si applica a entrambe le abitazioni, anche se si trovano nello stesso comune. Questa agevolazione è estesa sia alle coppie sposate che a quelle conviventi, garantendo maggiore equità fiscale. Come fare però per ottenere l’esenzione in questi casi particolari ma significativi? Basta soltanto inoltrare la richiesta al comune di riferimento entro la fine dell’anno, presentando la documentazione necessaria che attesti il possesso dei requisiti richiesti. Non è un iter complicato, ma bisogna prestare attenzione ai dettagli e alle tempistiche per evitare brutte sorprese: così non paghi più nulla.